Vendere casa con il superbonus 110%
26 Agosto 2024
Se state pensando di vendere una casa che ha beneficiato del Superbonus, questo video fa per voi, anche perché contiene qualche elemento di cui non tutti parlano.
Sono Roberto Rilletti, fondatore dell’agenzia immobiliare Vendere al Sicuro, e con questo articolo cercheremo di capire quali sono gli adempimenti, le limitazioni, se ce ne sono, e i pesi fiscali relativi alla vendita di un immobile che ha beneficiato del Superbonus 110%.
Il Superbonus 110%, come sapete fu introdotto dal Legislatore con l’intenzione di incentivare i lavori di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici.
Di conseguenza, molti proprietari hanno potuto eseguire importanti lavori di ristrutturazione a costo quasi zero o ridotto.
Negli anni, poi, il Governo ha chiarito e corretto la portata del Superbonus e, più di recente, ha stabilito un recinto di norme che chiunque intenda vendere un immobile che ha subito lavori da Superbonus deve conoscere.
Chiaro che questo articolo non può dirsi del tutto esaustivo in materia, pertanto il consiglio è sempre quello di rivolgersi comunque al proprio commercialista.
La prima cosa da fare è sempre verificare di avere tutta la documentazione in regola.
Tra cui, sicuramente,
- Asseverazioni e Attestati di Prestazione Energetica (APE).
- Fatture e Pagamenti.
- Certificazioni dei Tecnici che all’epoca dei fatti dovevano essere abilitati.
Ci sono alcune limitazioni e obblighi di cui tenere conto:
- Trasferimento del Credito: Se avete optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, informate l’acquirente e assicuratevi che sia a conoscenza degli obblighi fiscali relativi.
- Poi, importantissimo, la normativa prevede l’obbligo di conservare la documentazione per almeno dieci anni.
Attenzione! Questi documenti dovranno essere consegnati al nuovo proprietario. - Bisogna anche sapere che l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli per verificare la corretta applicazione del Superbonus.
È importante essere preparati con tutta la documentazione pronta.
Riguardo gli aspetti fiscali, in generale le plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili posseduti da più di cinque anni sono esenti da tassazione.
Cos’è la plusvalenza?
E’ la differenza tra il prezzo incassato nella vendita e quello
pagato per l’aquisto dell’immobile.
Tuttavia, se la casa è stata venduta entro cinque anni dall’acquisto e ha beneficiato del Superbonus 110, potrebbe essere soggetta a tassazione.
La tassazione sulla plusvalenza immobiliare si applica generalmente quando si vende un immobile, come dicevano, entro cinque anni dal suo acquisto.
Quando si parla di immobili che hanno beneficiato del Superbonus 110%, è
importante distinguere un paio di aspetti:
- Il Superbonus 110% consente una detrazione fiscale che può essere utilizzata in dichiarazione dei redditi o ceduta a terzi.
- Molti proprietari hanno optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura. In questo caso, il credito d’imposta viene trasferito all’impresa che ha effettuato i lavori o a un ente finanziario.
La plusvalenza eventualmente ottenuta nella vendita è soggetta a tassazione come reddito diverso, significa che viene inclusa nel reddito complessivo del venditore e tassata secondo le aliquote IRPEF ordinarie.
Tuttavia, esistono alcune eccezioni e considerazioni specifiche:
Esenzione per Abitazione Principale
Se l’immobile venduto è stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del tempo tra l’acquisto e la vendita, la plusvalenza non è tassabile.
E’ importante assicurarsi di avere prove sufficienti per dimostrare che sia
abitazione principale (residenza, bollette, ecc.) per beneficiare dell’esenzione dalla tassazione sulla plusvalenza.
Facciamo un esempio pratico e grossolano per comprendere la portata della
tassazione.
Immaginiamo di aver acquistato un immobile a 200.000 euro e di avere speso 50.000 euro in lavori di ristrutturazione coperti dal Superbonus 110%.
Dopo tre anni, l’immobile viene venduto a 300.000 euro.
- Prezzo di acquisto: 200.000 euro
- Spese di ristrutturazione: 50.000 euro
- Prezzo di vendita: 300.000 euro)
La plusvalenza lorda sarà pari ai 300.000 euro del prezzo di vendita meno i 250 mila euro che sono la somma del prezzo di acquisto e dei lavori efffettuati.
Come già detto, se l’immobile è stato adibito ad abitazione principale, la plusvalenza non sarà tassabile.
Altrimenti, sarà necessario includere i 50.000 euro nel reddito complessivo e tassarli secondo le aliquote IRPEF ordinarie.
Speriamo di essere stati abbastanza chari. In caso abbiate domande potete sempre contattarci da questa pagina.
Alla prossima!
Roberto Rilletti
Titolare Vendere al sicuro
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